Amore e sessualità

È stato bello volersi bene!

Il tema dell’amore al di là della sessualità è trattato un po’ più positivamente, ma con un esito sempre negativo, nel film La grande bellezza (2013) di Paolo Sorrentino.

Nel film il protagonista Jep Gambardella ha due rapporti emblematici con due personaggi femminili.

Con Orietta, una donna bella e ricchissima, ma vuota e superficiale, Jep ha un rapporto sessuale, al termine del quale la donna lo invita a vedere le foto di se stessa nuda che si è fatta con il cellulare.
Ma quando lei torna dopo aver preso il telefono in un’altra stanza, non ritrova più il suo partner, e noi sentiamo in sottofondo la voce di quest’ultimo affermare:
La più sorprendente scoperta che ho fatto subito dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare!

Jep quindi incontra Ramona, la figlia di un suo vecchio amico impersonata da una straordinaria Sabrina Ferilli forse nella migliore interpretazione della sua carriera.
Benché vicina ai cinquant’anni, la donna continua a fare la spogliarellista, manifestando da una parte un culto e un’attenzione estrema per il suo corpo, dall’altra lamentandosi di essere considerata dagli uomini solo come un oggetto sessuale.
Inoltre il padre confida a Jep di essere preoccupato perché Ramona spende un sacco di soldi che lui non riesce a giustificare.

Jep instaura con Ramona un rapporto profondo e dialogico, interessandosi a lei come persona e non soltanto al suo corpo.

Durante una festa a cui l’ha invitata, Jep abbandona la mondanità e la superficialità dell’evento e conduce Ramona in una fiabesca visita notturna dei più bei palazzi romani e dei loro capolavori artistici.

In una scena bellissima vediamo i due nell’intimità, come se avessero appena terminato un rapporto sessuale; invece sentiamo Jep dirle:
È stato bello non fare l’amore…
Al che Ramona lo corregge:
È stato bello volersi bene!

Proprio in quell’occasione Ramona confessa a Jep quello che non aveva avuto il coraggio di confidare a nessuno: di essere malata di cancro e, nonostante tutti i soldi spesi per curarsi, di essere vicina alla morte.

Dopo poco tempo in effetti la donna muore, rigettando Jep nella sua disperazione e nel vortice di vacui eventi mondani nei quali cerca di affogarla, un finale che ancora non prospetta una unione duratura del maschile e del femminile che riesca ad andare, oltre che al di là del sesso, anche al di là della morte.

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